Tirare con l’arco tradizionale significa imparare a calcolare in modo inconscio distanza, traiettoria e velocità della freccia per far sì che il tiro sia ripetitivo e centri il bersaglio.
Di certo non è una cosa facile da imparare, soprattutto può mandare incontro, specialmente all’inizio, a molte delusioni, ma quando alla fine si riuscirà a colpire il centro del bersaglio la soddisfazione sarà sicuramente maggiore!
La prima cosa da tenere in considerazione è il fatto che il volo della freccia è a parabola. Anche quando si può aver l’impressione di aver tirato una freccia parallela al terreno, la traiettoria percorsa è comunque parabolica. Ciò che risulta fondamentale è dunque familiarizzarsi con la traiettorie e il modo migliore per farlo è quello di impennare le proprie aste con delle alette naturali dai colori brillanti in modo da poterle facilmente seguire in volo in qualunque condizione di luce.
Seguire la traiettoria risulta fondamentale per prendere dei punti di riferimento per i tiri successivi. Com’è intuitivo una parabola alta farà volare la freccia più distante, ma attenzione che la massima distanza è raggiunta con un’inclinazione di 45°. Alzare la parabola oltre avrà come risultato un tiro più corto.
Detto ciò si tratta di allenarsi ripetendo il tiro variando inclinazione e forza fino a trovare il giusto equilibrio.
Prendere l’arco e fare un tiro alla Guglielmo Tell o Robin Hood sembra a volte la cosa più semplice del mondo, forse perché così ce la fanno apparire gli arcieri esperti: guardandoli si ha infatti l’impressione che usare arco e frecce sia una cosa naturale e che sbagliare il bersaglio sia praticamente impossibile, tanto armonico e fluido è il loro movimento.
Ma spesso ci si dimentica di quante frecce fuori dal bersaglio sono servite per arrivare fin lì. Specie per chi tira con l’arco tradizionale e pratica quindi un tiro istintivo, possono esserci giorni nei quali sembra che nessuna freccia si conficchi nel centro. Succede. L’importante è non perdersi d’animo. Meglio lasciare da parte l’arco per qualche giorno e riprovare una volta raggiunta una maggiore serenità.
Vi sono svariate cause che possono incidere su una serie negativa di frecce, dal pensare troppo in fase di mira ad una condizione fisica non eccellente. Non si deve dimenticare che il tiro istintivo è forse la tipologia di tiro che più delle altre mostra l’importanza della connessione mente corpo nel tiro con l’arco. Perciò qui più che altrove, un momento negativo può risolversi in un’occasione per riflettere e migliorarsi.
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